Arduo compito, eppure necessario e imprescindibile, ricercare la Verità. Una parola né plurale né singolare: non dogmatica, ma pervasa dal dubbio. La verità non è mai acquisita, ma va indagata. Come una finestra aperta sul mondo, illumina la realtà. Perché l’essere umano, come sosteneva Protagora, è misura della Verità. Ecco: il festival si spinge a fondo, e dalla letteratura travalica e interseca altri campi, arti e scienze, per contemplare punti di vista allargati.
Schopenhauer, del resto, sapeva bene quanto la via verso il vero fosse scandalosa, scomoda, rivoluzionaria: “Ogni verità – scriveva – passa attraverso tre fasi: prima viene ridicolizzata; poi è violentemente contestata; infine viene accettata come ovvia”. Sarebbe stato ancora lungo il percorso – e il ribaltamento di prospettiva – del relativismo novecentesco, da cui Taobuk intende prendere le mosse.