“Se il mio primo obiettivo è vendere mi oriento sui desideri del destinatario. […] Quando scrivo un libro invece non mi preoccupo della domanda, faccio l’opposto. Come dice Eco nelle postille al Nome della rosa: il romanzo fabbrica il lettore secondo l’ intento di chi l’ha scritto.”
Queste sono le parole di Giulio Mozzi, voce singolare della narrativa italiana contemporanea, che fabbrica non solo lettori ma anche autori: nato a Camisano Vicentino nel 1960, è uno dei più apprezzati talent scout letterari. Docente di scrittura creativa presso scuole, associazioni culturali, università, Mozzi ha collaborato con diverse casi editrici e, attualmente, è consulente editoriale per Laurana, per la quale ha progettato “La Bottega di narrazione”. Le sue dritte sullo scrivere e il narrare sono raccolte in “Lezioni di scrittura” (Fernandel, 2002) ma è anche presente in rete col bollettino “Vibrisse” (http://vibrisse.wordpress.com), attraverso il quale offre la sua consulenza agli aspiranti scrittori, mettendo a disposizione il suo tempo con una reperibilità esemplare (tra i suoi recapiti vi è persino il suo numero di telefono).
Finalista al Premio Strega con “La felicità terrena” (Einaudi, 1996), ha scritto svariate raccolte di racconti (la più recente è “Favole del morire”, edito da Laurana nel 2015) e due opere in versi.
L’ospite terrà il Laboratorio di scrittura creativa “Come un romanzo” presso l’Archivio Storico dalle ore 10.00 alle ore 13.00.