Mario Brunello è un musicista affascinante dotato di libertà espressiva rara al giorno d’oggi. A suo agio come solista, così come nella musica da camera e nei progetti artistici più innovativi, Brunello è stato elogiato da Gramophone per il suo “spirito eccezionale” e descritto come “intenso e appassionato” da The Strad.
Brunello viene proiettato sulla scena internazionale nel 1986, divenendo il primo e unico italiano a vincere il Concorso Čaikovskij di Mosca. Da allora ha suonato con i più importanti direttori tra i quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Ton Koopman, Riccardo Muti, Myung-Whun Chung e Seiji Ozawa e con molte prestigiose orchestre tra cui la London Symphony, la Philadelphia Orchestra, la NHK Symphony Tokyo, la Filarmonica della Scala e l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Nell’ambito cameristico, Brunello ha coltivato stimolanti collaborazioni con autorevoli personalità tra cui Gidon Kremer, Yuri Bashmet, Martha Argerich, Andrea Lucchesini, Giuliano Carmignola, Frank Peter Zimmermann, Isabelle Faust, Maurizio Pollini e il Quartetto Borodin. Ideatore e direttore artistico dei festival Arte Sella e I Suoni delle Dolomiti, Brunello ha portato la grande musica tra le cime delle Dolomiti.
Tra i principali impegni della stagione 2019/20 ci sono concerti a Varsavia con la Warsaw Philharmonic Orchestra, a Mosca con la Tchaikovsky Symphony Orchestra e a Yerevan come ospite del Contemporary Classics Festival. La sua regolare collaborazione con la Kremerata Baltica lo porterà in autunno al Kronberg Festival assieme a Gidon Kremer e in tournée in Sud America nel doppio ruolo di direttore solista. Continuerà anche la sua residenza artistica in qualità di direttore e solista ospite della Philharmonie Zuidnederland nei Paesi Bassi.
Brunello suona un prezioso violoncello Maggini dei primi del Seicento al quale affianca negli ultimi anni il violoncello piccolo a quattro corde per il quale ha sviluppato un profondo interesse. Nelle sue rivelatorie performance dei brani del repertorio barocco per violino, Brunello è riuscito a sfruttare a pieno le potenzialità di questo strumento, concentrandosi in particolare sui capolavori di Bach, Vivaldi e Tartini.
Questa stagione coincide con il 250esimo anniversario di Giuseppe Tartini, che Brunello celebrerà con un ampio omaggio al compositore i cui lavori saranno eseguiti e registrati come solista assieme all’Accademia dell’Annunciata.
La ricca e diversa discografia di Brunello include i lavori di Bach, Beethoven, Brahms, Schubert, Vivaldi, Haydn, Chopin, Janaček e Sollima. Ha inciso “The Protecting Veil” di Tavener con la Kremerata Baltica, il Triplo Concerto di Beethoven sotto la direzione di Claudio Abbado per la Deutsche Grammophon, il Concerto di Dvořák diretto da Antonio Pappano per EMI e il Concerto n. 2 di Šostakóvič con Valery Gergiev dal vivo alla Salle Pleyel di Parigi.
Dall’autunno 2019 è disponibile la nuova incisione delle Sonate e Partite di Bach per violino solo, eseguite al violoncello piccolo, che inaugura la “Bach Brunello Series” in collaborazione con ARCANA. L’etichetta ha recentemente pubblicato un secondo CD con Mario Brunello e Giuliano Carmignola, impegnati in alcuni Doppi Concerti per violino e violoncello piccolo di Vivaldi e JS Bach, assieme all’Accademia dell’Annunciata. Questo progetto discografico rappresenta tanto il coronamento del sogno artistico di Brunello quanto una straordinaria opportunità per l’ascoltatore di riavvicinarsi a questo repertorio in maniera totalmente nuova.