È uno dei più amati registi italiani contemporanei, con all’attivo oltre quaranta tra film, sceneggiati e miniserie televisive, che gli sono valsi numerosi premi. Bolognese, sceneggiatore di Pasolini per Salò, esordisce come regista negli anni Settanta, sviluppando una vena nostalgica che gli fa rivisitare con poetica sensibilità i luoghi privati e collettivi della nostra memoria. Tra i suoi film più fortunati: Regalo di Natale (1986), Festival (1996), Il cuore altrove (2003), Il nascondiglio (2007), Il papà di Giovanna (2008) e Gli amici del bar Margherita (2009), che è anche diventato un libro pubblicato da Garzanti, al pari di Il figlio più piccolo (Garzanti, 2010), ritratto di un personaggio che incarna diffusi vizi nazionali. Tra gli altri libri: Una sconfinata giovinezza (Garzanti, 2010), l’autobiografia La grande invenzione (Rizzoli, 2013), Il ragazzo in soffitta (Guanda, 2015).
Il ragazzo in soffitta (Guanda, 2015). Da una Trieste intrisa di nostalgia a una luminosa e cinica Bologna, Avati mette in scena un intreccio psicologico e una vicenda di suspense: la storia di un’amicizia adolescenziale, un lungo amore, una vendetta. Dedo e Giulio sono due ragazzi costretti a diventare grandi affrontando le sconfitte dei loro padri. Nella famiglia di Giulio c’è un segreto che coinvolgerà anche l’amico: il ragazzo non ha mai visto suo padre, chiuso in ospedale fin da prima che lui nascesse e che ora sta per tornare a casa.
Il maestro Pupi Avati sarà ospite per presentare il suo primo romanzo, “Il ragazzo in soffitta” (Guanda, 2015). Incontro alle ore 19.00.