Perciò il campo d’azione dell’undicesima edizione del festival si estende a 360 gradi per snodarsi attraverso percorsi tematici che, partendo dalle Belle Lettere e dalle altre Arti, si allargano alle scienze non esclusivamente umanistiche. Con questa espansione, Taobuk non solo prosegue nella progettualità – sviluppata nelle ultime edizioni – di ampliare lo sguardo agli aspetti politici economici e sociologici, ma si apre alla scienza pura, preconizzando un Uomo Nuovo che si confronta con nuovissime frontiere. Essenziale è infatti comprendere quanto sia impattante il ruolo delle neuroscienze, della bioetica e della robotica, sia nel configurarsi di inediti modelli di comportamento sociale, sia nella rivoluzione che anima il campo della salute, innovato da intelligenza artificiale e medicina rigenerativa.
Un connubio leonardesco tra scienza e arte, laddove la prima studia e modifica i fenomeni, la seconda li rappresenta nell’incessante dinamica della loro riconfigurazione. In particolare la letteratura: da Omero ad Ovidio, da Collodi e Stevenson a Kafka, per arrivare alla fantascienza e al fumetto, i vari generi offrono un variegato campionario della trasfigurazione.
Ma Mutare è anche la strategia del potere,insita nella conduzione dei movimenti socio-politici e dei sistemi economici, come emergerà dal secondo Forum di Messina e Taormina dedicato alle sorti del Vecchio Continente e intitolato quest’anno alla Metamorfosi d’Europa.
Sono solo cenni al programma di Taobuk, come sempre strutturato sulla cultura del leggere, in quanto festival dalla primigenia e genuina vocazione letteraria, come conferma la sinergia stretta con il Cepell, che proprio a Taormina ha voluto organizzare i primi Stati generali dei Patti per la Lettura, oltre che inserire la città nel progetto dedicato alla Lectura Dantis.
Né si ferma qui il tributo del festival al settecentenario dantesco. Ed ambitissima appare quella metamorfosi suprema che nel Paradiso trascende, ad indicare che se l’uomo vuole elevarsi, deve andare oltre se stesso, affrontare un viaggio, reale e metaforico, irto di dubbi ai quali cercare risposte. Questo itinerario che Dante compie nella Commedia, si può tradurre laicamente nella possibilità concessa all’essere umano di attuare, fuori e dentro di sé, una profonda trasmutazione logica ed etica: porsi al di sopra della propria finitezza e oltre l’involucro della forma, per riconoscere essenza e valori dell’umanità.
E la letteratura è maestra nella rappresentazione della rinascita che può scaturire da un mutamento profondo. Lo stesso che serpeggia nel mistico nomadismo del premio Nobel Olga Tokarczuk, o nel mal de vivre che innerva i romanzi di Emmanuel Carrère. Fino alla pace invocata da David Grossman, quale metamorfosi collettiva di un idem sentire che finalmente rinneghi la guerra. Perciò facciamo nostra la lezione della magnifica terna a cui andrà quest’anno il Taobuk Award for Literary Excellence.
Antonella Ferrara
Presidente e Direttore Artistico
Taobuk
Taormina International Book Festival