Nessun evento epocale può prescindere da quella che Voltaire definiva “la grande rivoluzione dello spirito umano”: la necessità di comunicare, traghettare progetti e visioni è infatti la spinta propulsiva alla circolazione di idee.
“Rivoluzioni”, filo conduttore dell’ottava edizione di Taobuk, è un invito a sondare questo anelito che nasce con l’Uomo. È porre un interrogativo sulla proiezione del cambiamento in se stessi e negli altri, e sulle modalità pacifiche o violente del cambiamento stesso. È scandagliare l’impulso alla trasformazione che si fa sogno, disegno, movimento di persone; è cogliere l’inverarsi di un’Utopia quando è capace di farsi prassi.
Con l’intento di portare l’attenzione sulla naturale tendenza all’innovazione, al rinnovamento, alla palingenesi che traccia la storia dell’umanità e il cammino della civiltà, scandita da rivoluzioni scientifico-tecnologiche, economico-politiche, ideologico-religiose, che hanno dato forma agli assetti sociali, spesso a costo del sacrificio di tante vite, eroi e vittime.
Il 2018 è un momento straordinariamente significativo per parlarne: è l’anno in cui ricorrono gli anniversari della scomparsa del Mahatma Gandhi, di Bob Kennedy e Martin Luther King; è il centenario dalla nascita di Nelson Mandela, uomini la cui visione pacifista ha ispirato un radicale rinnovamento sociale e politico, e la cui eredità è ancora viva. Ed è il cinquantesimo anniversario dai moti del Sessantotto, spartiacque di un’epoca i cui bilanci sono a tutt’oggi controversi. Perché per ogni cambiamento radicale che sovverte un sistema, ancor più numerose sono le controrivoluzioni e rivoluzioni mancate, come sancivano le parole amare di Leo Longanesi: “Tutte le rivoluzioni cominciano per strada e finiscono a tavola”.
Dal 23 al 27 giugno, in un’articolatissima sequenza di eventi e incontri, Taobuk indagherà il mutamento che in ognuno e in tutti generano le rivoluzioni, quelle piccole ed individuali del microcosmo, e quelle collettive di cui resta traccia nei manuali di storia. Rivoluzioni che scaturiscono da un desiderio incontenibile di andare oltre, di riscrivere il proprio destino.
Perché cambiare è possibile. Anzi, necessario.
I tre percorsi nel programma di #Taobuk18: domande, ipotesi, sguardi
La rivoluzione siamo noi, è un viaggio intorno al mondo attraverso gli eventi che hanno fatto la storia passata e che cambiano ogni giorno quella presente e futura.
La rivoluzione delle idee, ovvero come pensiero, arte e letteratura possono leggere il cambiamento. Ogni secolo è stato protagonista di numerose rivoluzioni, ma quali sono le conseguenze sul nostro modo di vivere e pensare? Come le idee danno vita ai grandi capovolgimenti del mondo e allo stesso modo come li accolgono?
Che cos’è una rivoluzione? Sguardi, prospettive, orizzonti. E il bisogno di chiedersi se le rivoluzioni sono anche evoluzioni e passioni, e se fanno parte di esse i passaggi personali e unici. Le lectio magistralis tentano di aprire un varco nel muro delle tante ipotesi.