Gli studiosi sono concordi: con la tragedia delle Eumenidi, quest’anno rappresentata al Teatro Greco di Siracusa, Eschilo mette in scena una svolta di civiltà. I versi, che chiudono la trilogia dell’Orestea, testimoniano infatti il passaggio dalla maledizione al logos, dalla giustizia come vendetta all’istituzione del Tribunale. E se ogni reato rappresenta uno strappo nei confronti della società, che risponde con una punizione, la ricomposizione di quella frattura è sempre un cammino lento e faticoso. Fu così per Oreste; resta così oggi. I tempi sono maturi per una giustizia riparativa in Italia, come in altri Paesi? Di sicuro, nessun percorso di riconciliazione, né individuale né storica, può avvenire senza il riconoscimento di ciò che è accaduto e senza “una parola di giustizia”. Soprattutto quando si tratta di pagine laceranti, come gli anni di piombo.
Conversazione tra Marta Cartabia, Ministra della Giustizia, e Benedetta Tobagi, storica.
Introduce
Elvira Terranova
Modera
Nicoletta Polla Mattiot.